Una cellula iniziale, attraverso continue ripetizioni, si espande irregolarmente, approfondendo ed esplorando atteggiamenti diversi.
La anima un'aggressiva vitalità, orientandone le scelte evolutive verso i panorami più violenti.
Un fiume in piena che cerca lo spazio necessario per far espandere tutte le proprie multiformi possibilità espressive.
Approdati all'esposizione finale, al raggiungimento della completezza del discorso, un elemento ottusamente ripetitivo, opprimente nella sua atemporalità, si sovrappone progressivamente alla mobilità del precedente percorso.
Segnali isolati, dapprima.
Poi, sempre più, una carica nullificante che riduce ogni tensione al silenzio, in una zona ormai privata di tempo.
Ciò che alla fine riesce ad uscire da questa ossessiva pulsazione, come epilogo, è solo una sorta di nebbia, un discorso sussurrato in lontananza che si perde, inerte e sconfitto.

No Time Zone II č il titolo dato al risultato del passaggio al clarinetto contrabbasso del precedente No Time Zone per clarinetto basso; se il brano nel suo complesso rimane immutato, alcuni adattamenti locali lo rendono pių efficace nella nuova destinazione strumentale.


An initial cell, through continuous repetitions, expands unevenly, deepening and exploring different attitudes.
It is urged forward by an aggressive vitality, which orients the evolutionary choices toward increasingly violent panoramas, like a river in a flood that looks for the necessary space to free all of its variegated expressive possibilities.
In a final exposure, when the completeness of its trajectory seems to be reached, an element obtusely repetitive and oppressive in its atemporality, is increasingly superimposed on the mobility of the preceding development.
Isolated signals then multiply further and further and act to reduce each tension to silence, in a zone by now outside the realms of time.
In the end, all that emerges from this obsessive pulsation, like an epilogue, is a subtle fog, a discourse whispered in the distance that fades away, inactive and defeated.

No Time Zone II is the title given to the result of passing the previous No Time Zone for bass clarinet to a contrabass clarinet; while the piece remains mostly unchanged, some minor adaptations have made it more effective for its new destination