VOCATIVO
per saxofono baritono e clarinetto contrabbasso / for baritone saxophone and contrabass clarinet (2006/08)
dedicato a / dedicated to: Marco Colonna e Francesco Ciocca - Italy
YouTube
EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
pages 1, 2
audio - complete
Scritto per Marco Colonna e Francesco Ciocca, Vocativo è una nuova tappa nell'ormai lungo cammino che mi ha visto esplorare strumenti e formazioni insolite, con particolare attenzione nei confronti dei registri gravi e gravissimi.
Basato in gran parte sull'iterazione di frammenti assai semplici e connotati, questo brano assume per questo le caratteristiche di una costante invocazione, dagli accenti mutevoli e spesso opposti. Se la terza maggiore dell'inizio appare ostentata platealmente, quasi con avventatezza, altri episodi vedono i due strumenti ripiegarsi in rarefatti mormorii, volti, fra l'altro, a valorizzare le affascinanti possibilità timbriche dei due strumenti in tali ambiti; altrove il discorso viene invece piegato verso zone di violenza estrema, quasi paradossale nella sua ruvida semplicità.
Strutturalmente Vocativo propone un percorso umorale e rapsodico, segnato solo con estrema evidenza dal ritorno della terza maggiore iniziale; ciò avviene poco prima del termine del brano, e la riconquista di un clima spavaldamente assertivo porta dapprima ad un'ultima, violenta perorazione, per poi ripiegare verso la ripetizione sempre più concentrata e rarefatta di un brevissimo frammento melodico.
Vocativo was written especially for Marco Colonna and
Francesco Ciocca, and represents a new stage in my
now long-term exploration of unusual instruments and
groupings, with particular attention to the low and very
low registers.
It is mostly based on the statement of
quite simple and well-defined fragments, thus taking on
the character of a constant invocation, with changing
and often opposing accents. While the major third of the
beginning appears coarsely, almost recklessly,
obstinate, other episodes see the instruments retreating
into rarefied murmurs, trying, among other things, to
exploit the fascinating timbre possibilities of the two
instruments in this ambience; elsewhere the discourse
moves towards zones of extreme violence, almost
paradoxical in its crude simplicity.