Al terzo foco è un melologo dedicato all'arte dei ceramisti. All'intreccio di smalti, colori, profili, gibbosità, contrasti e fragilità che escono da tre successive cotture nel fuoco di oltre 1000 gradi. Il ceramista è l'unico artista che affida a un corpo estraneo, il forno, il destino della propria creazione. Poesia e musica interpretano voci e suoni dei quattro elementi che avvolgono la metamorfosi della creta nel divenire ceramica. Acqua e terra dell'argilla, fuoco e aria nel forno. "
Ho immaginato - sottolinea il poeta Pier Luigi Berdondini -
la bottega del ceramista come un teatro, un palcoscenico di sillabe che evolvono oltre i propri significati, così come la creta che si fa altro. Da fango ad arte. I versi cercano di modellare la creta come una canzone e l'arte ceramica come un suono catartico".
Dopo l'esordio al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, il melologo si presenta a Savona in forma scenica con un ampliamento dell'organico originale, dove spicca l'inserimento di un Coro di Biasimarti, con vocalizzi e accenti di antiche parole dialettali. "
Risonanze arcaiche e aperture a mondi sonori imprevedibili, - sottolinea il compositore Giorgio Colombo Taccani -
canti trasparenti e soffi, rumori, richiami segreti ispirati dal testo e da un arte antica come la ceramica. La musica spazia da spunti quasi neoclassici ad allusioni folkloriche per incontrare infine i panorami più screziati delle odierne tecniche compositive e strumentali. Le voci dei cantanti e gli strumenti diventano creta e smalti in questo affascinante cammino guidato dalla recitazione, sempre integrata nel fluire degli elementi musicali, per consentire la sottolineatura di ogni sua sfumatura".