AVVOLTOI
per voce e quattro strumenti su una poesia di Simon Pederek / for voice and four instruments on a poem by Simon Pederek (2011)
dedicato a / dedicated to: Akiko Kozato - Japan and New MADE Ensemble - Italy
EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
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pages 5 - 7
Simon Pederek

Vultures

Bald pate,
Scrawny neck,
Lawyer's rig
And hammer beak,
You find us repulsive,
Ugly, fit
Only for hatred
Eaters of filthy meat?

Yet we,
From your rejected street,
In easy flight,
Enjoy the plains
You ache for,
View, possess
The visitations of the moon
Peace of the Wilderness.
Simon Pederek

Avvoltoi

Testa pelata,
Collo sparuto,
Toga da avvocato,
E becco a martello,
Ci trovi ripugnanti,
Brutti, solo
Da disprezzare
Mangiatori di carne putrida?

Eppure,
Scacciati dalla vostra strada,
In ampio volo,
Ci godiamo le pianure
A voi nascoste,
Vista, possesso
Le visite della luna
Pace della solitudine
avvoltoiPuò apparire strano, ma di Simon Pederek non so quasi nulla all'infuori del suo luogo di nascita, il Ghana; questi pochi versi, incontrati in un'antologia liceale, sono gli unici suoi che io abbia letto (e dubito che si tratti della stesura originale, quanto piuttosto una traduzione per un'antologia di poeti africani pubblicata negli Stati Uniti negli anni Sessanta). E' stata tuttavia per me una scelta immediata e definitiva, per via della forza delle immagini proposte e della forza comunicativa assolutamente scevra di ridondanze retoriche e scabra nella sua nettezza.
Le scelte compositive seguono in modo molto lineare gli umori del testo, senza particolari timori anche a fronte di gesti di immediata, quasi elementare espressività; con una chiara divisione in due diverse e complementari sezioni, si passa dunque dall'ostile mutevolezza degli episodi iniziali, caratterizzati da cambi repentini di panorama e da timbri "sporchi" alla distensione sempre più rarefatta che si afferma sempre più, avvicinandosi all'epilogo del lavoro

It may seem strange, but I know almost nothing about Simon Pederek except where he was born, in Ghana; these few lines, which I met in a high school anthology, are the only thing by him that I have read (and I doubt if it is the original version, but rather a translation for an anthology of African poets published in the USA in the '6Os). However, my choice was immediate and definitive, due to the power of the images invoked and the communicative power absolutely free from any rhetoric redundancy and rough in its straightfonivardness.
The music follows very closely the moods of the text, without being particularly afraid of gestures of immediate, almost elementary expression; with a clear division into two different and complementary sections, the music passes from the hostile changeability of the opening episodes, characterized by repeated changes of scene and "dirty" timbres, to the increasingly more rarefied distension that becomes more and more predominant, as it approaches the epilogue of the work





5 giornate avvoltoi




5 giornate avvoltoi


First performance - Festival "5 Giornate", Museo del '900, Milano
Akiko Kozato, voice - New MADE Ensemble conducted by Alessandro Calcagnile



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