“In la chiesa di Santa Balbina ogni dì sono sette anni d'indulgentia“, “In la Capella de San Giovanni Battista al fonte dove mai non entra donne sotto pena d'escomunicatione è la plenaria remissione di tutti i peccati“, “Nel qual luogo San Silvestro ligò il drago colui che ingenocchioni salirà per ciascuno scalino avrà anni nove d'indulgentia e tante quarantene e la remissione della terza parte de'peccati“ e via dicendo, una ghirlanda di scorciatoie per la redenzione dei peccati determinate e quantificate con precisione ragionieristica.
Comunque la si pensi, testi di grandissima suggestione tratti da “Indulgentie, doni, beneficii,
indulti et gratie spirituali”, pubblicato a Venezia nel 1585.
Voce e chitarra seguono questa scansione rigorosa con un ventaglio mutevole di umori e di attitudini espressive, ora furtivi, ora platealmente espressivi, ora asetticamente prescrittivi.
E se tutti gli inviti al condono spirituale non fossero andati a buon fine valga il monito conclusivo: “Frequenta spesso e più volte al giorno se tu puoi che sarà un tesoro per l'anima tua e per li morti”.
“Catalogo breve di indulgenze” è dedicato con affetto e riconoscenza a Maria Eleonora Caminada e a Leonardo De Marchi.
home