L'orizzonte di un sol ora presente, ora intuito fra materiali contrastanti, ora solo ricordato costituisce la guida dell'intero percorso, divenendone l'elemento gravitazionale predominante.
Un ampio episodio in apertura si presenta costituito da un grande numero di brevi frasi eterogenee, pronte ad accavallarsi e a sostituirsi alla ricerca di un'ipotetica continuità discorsiva.
Attraverso numerose ripetizioni caratterizzate da un continuo mutare delle proporzioni interne l'episodio si depura progressivamente, perdendo lungo il cammino molti elementi fino a lasciare in prossimità dell'epilogo solo il furtivo incedere del materiale di apertura e le accordalità in armonici seguite da una sorta di respiro defatigante che concludevano ogni riapparizione dell'episodio iniziale.
A tagliare irregolarmente il percorso compare un inciso che, da violentissimo e acuto nella prima pagina, precipita progressivamente nel grave aggiungendo suoni ma al tempo stesso perdendo energia, giungendo infine ad un'ultima rancorosa comparsa nel registro più profondo avendo dimenticato corpo e convinzione.
Una breve coda confortata e calda porta il cammino ad un epilogo semplice, sereno.