Scritto nel 1993, Einsam si apre con una sezione molto agitata e instabile: un nervoso, costante ribattuto si alterna con figure più rapide, subito immobilizzate in ripetizioni simili ad un riverbero sempre più lontano.
In un clima ricco di brevi digressioni, il discorso musicale si muove in seguito su terreni più esitanti ed incerti fino ad approdare, nella sezione conclusiva, ad un canto finalmente disteso e ricco di inflessioni ornamentali: un epilogo comunque raccolto e sottilmente malinconico, in cui si spengono le tensioni precedenti.

Written in 1993, Einsam begins with a section that is very agitated and unstable: a nervous, constant "staccato" is often broken by faster figures, immediately frozen into repetitions that look like a distant echo, always weaker and weaker.
With many digressions, we go through episodes that are more hesitative and uncertain; finally we reach a quiet melodic line, full of ornamental inflections: it is an epilogue very collected, subtly pensive, where all the preceding tensions fade away.