Negli ultimi anni ho infierito sui pianisti che mi avevano chiesto nuovi lavori con brani di difficoltà spesso elevatissima. Fortuna ha poi sempre voluto che gli stessi pianisti fossero dotati di talento fuori dal comune e che quindi ne venissero a capo in maniera egregia; da tempo tuttavia sentivo il bisogno e la voglia di misurarmi con un lavoro che si ponesse come limite una chiara e tranquilla semplicità esecutiva.
Pur conoscendo bene le doti di virtuosismo di Adele D’Aronzo, a questa sua nuova richiesta ho risposto con questo breve ciclo di cinque pezzi che, con diverse sfaccettature e intenzioni, prendono spunto dall’ultimo accordo della Suite op.14 di Bartók ricavandone, come mio solito, ogni elemento costruttivo, dalle proporzioni generali alla sostanza armonica e così via (e fra le pieghe – aspetto per me insolito – l’elemento bartókiano di origine determina qua e là anche qualche sottile allusione stilistica).
Resta da aggiungere questo: il sottotitolo, che originariamente parlava di “cinque pezzi facili” alla fine del lavoro ha aggiunto un “quasi”...”.
Over the last years I have inflicted on pianists who had asked me for new pieces, works with very high levels of difficulty. Fortune has it that these same pianists were always blessed with an out-of-the-ordinary talent and therefore rose nobly to the task; for some time, though, I have felt the need and desire to confront a work whose limit was a clear and tranquil simplicity of performance.
While being well aware of the virtuosic talents of Adele D’Aronzo, I responded to her latest request with a short cycle of five pieces which, in different ways and intentions, take their starting point from the last chord of Bartók’s Suite op. 14, using it, as is my habit, for every constructive element, from the general proportions to the harmonic substance, and so on (among the folds – something unusual for me – some subtle hints of the original Bartókian element emerge, here and there, in the style).
Finally I should add this: when I finished writing the piece I added to the subtitle, which originally spoke of “cinque pezzi facili”, the word “quasi”...