Lybra, commissionato da
Ars Braemia (Svizzera), č scritto per
baryton, strumento affine alla viola da gamba e caratterizzato dalla presenza di un numero variabile di corde sul retro dello strumento, che, oltre a vibrare per simpatia, possono essere pizzicate dal pollice della mano sinistra; per questo strumento, molto amato dal principe Esterházy ma caduto presto in disuso, rimangono numerose pagine di Haydn e di Tomasini.
A partire da un breve spunto haydniano Lybra segue un percorso guidato dal ritorno costante di alcune figure principali, individuate fra quelle che possano mettere in risalto le caratteristiche sorprendenti del baryton; assumono quindi un ruolo decisivo sia gli ampi disegni arpeggiati con scansione quasi regolare che aprono il pezzo, come le figure discendenti divise fra corde anteriori e posteriori. Digressioni locali increspano il cammino, in un clima sempre mobile e vitale.