Composta su invito dell'Associazione Culturale Aref e di Mauro Montalbetti, Piazzaforte vede la luce collegandosi esplicitamente al quarantennale della strage di Piazza della Loggia a Brescia.
Le ragioni strettamente musicali e compositive si fondono, più che in altre occasioni, con la testimonianza etica e morale, con il desiderio di opporre con forza un argine alla barbarie e alla sopraffazione.
Il canto antifascista
Siam del popolo gli arditi, in alcuni suoi frammenti e comunque mai citato direttamente, diviene quindi base dell'intero lavoro non solo come sorgente di elementi strutturali, di proporzioni e di spunti costruttivi, ma anche come spinta ideale verso la conservazione della memoria e verso un orizzonte di giustizia.
"Con immutata convinzione" è l'indicazione con cui si apre la partitura, e questa, più di verbose descrizioni puntuali, è certo la sintesi più opportuna per indentificare l'intera traiettoria del lavoro, sempre affermativa e ostinatamente vitale.
Piazzaforte was written on invitation of the Associazione Culturale Aref and of Mauro Montalbetti, being explicitly linked to the fortieth anniversary of the massacre of Piazza della Loggia in Brescia.
The strictly musical and compositional aspects blend, more than on any other occasion, with the ethical and moral viewpoint, with the wish to put a firm halt to such barbaric and overwhelming events.
The antifascist song
Siam del popolo gli arditi, used in some of its parts but never quoted directly, thus becomes the basis for the entire piece, not only as a source of structural elements, of proportions and constructive bases, but also as an ideal call for the conservation of the memory and for justice.
The opening of the score is marked "Con immutata convinzione", and this, more than any detailed combination of words, is certainly the most suitable way to define the entire course of the work, always affirmative and obstinately vital.