ARIA DI SORTITA
per fisarmonica / for accordion (2001)
dedicato a: Teodoro Anzellotti - Germany
EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO
pages 4, 5

...ecco che un nuovo personaggio irrompe sulla scena.
Affannato, teso ad esprimere torrenzialmente tutti i suoi caratteri, i suoi affetti fin dalla prima uscita.
E' però la sua stessa concitazione a travolgerlo, confondendone via via gli umori e privandolo inesorabilmente di ogni energia...


Scritto nel 2001 per Teodoro Anzellotti, Aria di sortita si ricollega idealmente e concretamente al mio precedente Recitativo, ripercorrendone a ritroso le dinamiche strutturali ed espressive.
A partire dal grande, affannoso dinamismo iniziale, tendenzialmente localizzato nel registro acuto dello strumento, il pezzo si sviluppa dunque mostrando uno slittamento progressivo verso i suoni più gravi, cui corrisponde un analogo intorpidimento delle figure musicali, all'inizio estroverse e brillanti (a volte in maniera teatralmente esagerata).
E' un percorso non sempre rettilineo, tagliato qua e là da recuperi di tensione o intercalato da rarefazioni improvvise, ma inevitabilmente condotto alle gravissime, esauste pulsazioni finali.


...and now a new character storms onto the scene.
He is breathless and from the onset, eager to express all of his characters and emotions.
However, it is his own excitement that overwhelms him, increasingly confusing his humors and inexorably depriving him of every last bit of energy...


Written in 2001 for Teodoro Anzellotti, Aria di sortita is ideally and concretely connected to my earlier piece Recitativo, going backward over its structural and expressive outline.
Starting from the great, restless dynamism of its opening events, mostly played in the upper register of the instrument, the piece develops an increasing tilt toward lower sounds and thus to a corresponding decrease in the clarity of the musical figures, which were initially extroverted and bright (at times in an exaggerated, theatrical manner).
It is a path that is not always rectilinear, broken here and there by resurgences of tension or disrupted by sudden quiet valleys, but it leads decisively to the end of the piece: its low, exhausted final pulsations.



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