Queste due pagine si inseriscono in un ampio progetto ideato dalla Direzione Artistica degli Amici della Musica di Modena, denominato
Viandanti d'oggi e idealmente legato allo schubertiano
Winterreise.
Sei compositori, fra i quali il sottoscritto, sono stati invitati a realizzare ognuno una coppia di brani basati su testi assai suggestivi scritti per l'occasione dalla poetessa e scrittrice Lidia Riviello.
Il legame con Winterreise non è né di natura rielaborativa né di rivisitazione puntuale dei percorsi letterari di quel meraviglioso ciclo, quanto piuttosto una trasposizione ai nostri giorni delle tematiche profonde, quali ovviamente il viaggio (sia esso reale o virtuale), ma anche l'abbandono, la scoperta, la disillusione.
Particolare è stata la gestione richiestaci dai testi proposti da Lidia Riviello: dodici corposi brani in prosa a partire dai quali, con un'opera di selezione e di montaggio, ogni compositore ha potuto ricavare un testo poetico totalmente consono ai propri intenti espressivi.
Sono nati quindi
In sospeso, pagina ansiosa ed esitante legata all'Urban Exploration (detta anche Urbex, l'esplorazione più o meno autorizzata di edifici abbandonati), dal colore complessivamente cupo e sordo e da un percorso instabile, e
Questo infinitamente, in cui l'incedere spesso cristallizzato in lente discese accordali si lega alla vastità spaziale e temporale dei mondi virtuali, con l'aperta citazione dello struggente "Ewig", epilogo del mahleriano
Das Lied von der Erde, che rappresenta il materiale di base dell'intero brano.
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